Raspberry Pi: server ebook con Calibre e COPS

il logo di calibre e di raspberry pi

Calibre è sicuramente il software Open Source più famoso ed utilizzato per la gestione degli ebook. Si tratta essenzialmente di un programma che permette di catalogare la nostra libreria digitale, ma non solo: è possibile modificare, convertire e addirittura creare ex-novo gli ebook. Tra i vari moduli di Calibre troviamo il servizio calibre-server, un piccolo web server che permette di distribuire in rete gli ebook della libreria. Purtroppo il suo utilizzo prevede la completa installazione della suite Calibre e questo non è proprio il massimo in sistemi con risorse limitate come la scheda Raspberry Pi.

Per ovviare a questo problema esistono alcuni progetti che, utilizzando il solo database della libreria di Calibre ed il formato standard Open Publication Distribution System (OPDS), riescono a fornire lo stesso servizio di calibre-server attraverso l’installazione di un web server leggero, come nginx o lighttpd, e poche altre dipendenze.

In questa guida vedremo come installare uno di questi programmi, chiamato COPS, nella nostra Raspberry Pi.

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Raspberry Pi Zero W

Arrivata precisa e puntuale tra le mie mani sudaticce 🙂 Prima impressione: WOW, è piccola! Lascio la recensione agli altri, io vedo di studiare cosa farci (eh si, l’ho acquistata ad occhi chiusi, o quasi). Intanto eccovi qualche foto. Ci vediamo al prossimo progetto! 😉

Flint OS: Chromium OS su Raspberry Pi

Girovagando su Reddit ho scoperto FlintOS, un progetto basato sul sistema operativo Open Source Chromium OS che vede la scheda Raspberry Pi tra le architetture supportate. A differenza di altri progetti simili, FLintOS appare un prodotto attivo e ben supportato. Ad oggi (01/03/2017) sono disponibili per il download tre versioni diverse del sistema:

  • Flint OS for RPi
  • Flint OS for PC Integrated (Intel graphic chips)
  • Flint OS for PC Legacy (Nvidia graphic chips)

Altre versioni sono in fase di realizzazione.

Sebbene questo sistema operativo sia perfettamente utilizzabile su Raspberry Pi 3, l’hardware della scheda viene spinto al limite: durante il suo utilizzo blocchi vari e lentezza sono all’ordine del giorno. Mentre alcune applicazioni funzioneranno alla perfezione, altre potrebbero non avviarsi affatto o funzionare ai limiti delle possibilità della RPi3, come ad esempio molti dei giochi presenti nel webstore di Chromium OS.

Il progetto è troppo acerbo per consigliarne l’utilizzo come sistema per tutti i giorni, ma ovviamente installarlo e spippolarci un po’ non costa niente, quindi vediamo come fare 🙂

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Google Cloud Print e Raspberry Pi

Google Cloud Print è un servizio di stampa di Google che consente di stampare da qualsiasi applicazione collegata nel cloud senza bisogno di installare i driver di stampa nel dispositivo locale. Esistono stampanti predisposte per essere utilizzate con questo servizio di Google, ma come fare per quelle più vecchie? Ovviamente la nostra Raspberry Pi può rivelarsi utile anche in questo caso ed impostare il tutto è più facile di quello che si pensi. In questa guida vedremo come fare.

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Raspberry Pi: usare rsync via SSH per il backup dei dispositivi Android senza permessi di root (I Parte)

Da diverso tempo utilizzo una semplice ed efficace procedura di backup per i miei dispositivi Android. Il sistema si basa sui ben conosciuti programmi rsync e SSH affiancati dall’onnipresente scheda Raspberry Pi. In questa prima parte illustrerò come realizzare il tutto tramite Termux, l’emulatore di terminale per Android. Nei prossimi giorni seguirà una seconda parte dove vedremo come automatizzare completamente la procedura utilizzando il programma Tasker.

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Parental control con Raspberry Pi, Squid, SquidGuard e DNSMasq.

In questa guida vedremo come configurare una Raspberry Pi come sistema di parental control (controllo genitoriale) utilizzando i software Squid e SquidGuard così da bloccare in automatico l’accesso ad alcuni siti non adatti ai più piccoli. Useremo inoltre Dnsmasq per attivare in maniera definitiva, anche senza essere autenticati ai relativi servizi, l’opzione Safesearch di Google e Ricerca sicura di Bing, in modo da filtrare le ricerche effettuate sui due siti ed eliminare gran parte dei risultati non adatti ai minori.

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amuled, aMuleGUI, amulecmd e Raspberry Pi

aMule
aMule

Emule continua indisturbato, ormai da oltre un decennio, ad essere un punto di riferimento per il P2P. Emule e i suoi cloni sono disponibili per una vasta gamma di architetture: si va da Windows fino a Linux, passando per MacOSX e Solaris. Nello specifico, quando si parla di Emule ci si riferisce solitamente all’applicazione per Windows (che è l’ambiente dove il programma è nato), mentre per quasi tutte le altre piattaforme, in particolare per Linux, il programma di riferimento si chiama aMule.

aMule deriva direttamente da Emule e ne condivide la maggior parte delle caratteristiche. Quello che rende aMule molto interessante è il fatto che ne esiste una versione sotto forma di demone chiamato amuled che può essere eseguito anche su installazioni prive di GUI e su dispositivi poco potenti come ad esempio la nostra Raspberry Pi.

Qui di seguito la mia solita raccolta di appunti personali riordinati in modo da dargli una forma passabile per la pubblicazione. Spero che siano di interesse per qualcuno.

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Un Gateway VPN con RaspberryPi (e un po’ di DNS cache con Dnsmasq)

Raspberry Pi Logo
ATTENZIONE: ALCUNE INFORMAZIONI RIPORTATE IN QUESTO ARTICOLO SONO DA CONSIDERARSI OBSOLETE E NON NE È RACCOMANDATA L’ESECUZIONE SULLE NUOVE VERSIONI DI RASPBIAN JESSIE E DERIVATE.

Una VPN (Virtual Private Network) è una rete che permette a computer che si trovano in sedi fisiche diverse di stabilire un collegamento privato e criptato tramite Internet. Un tempo erano necessarie costose linee dedicate per ottenere tutto questo. Le VPN hanno permesso di abbattere i costi. Una rete VPN, soprattutto in ambito domestico, può risultare utile per rendere le connessioni sicure, navigare in modo anonimo e sbloccare le censure o i contenuti region locked di alcuni servizi tipo Netflix. In sostanza una VPN ci garantisce una navigazione anonima e sicura verso qualsiasi fonte di dati, criptando le nostre comunicazioni e permettendoci di emulare l’indirizzo di provenienza con quello di un server di una nazione a nostra scelta.

Un Gateway VPN consente di collegare facilmente più dispositivi alla stessa rete VPN, aggirando i limiti spesso imposti dai provider VPN che permettono una o al massimo due connessioni simultanee per ogni sottoscrizione.

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