Girovagando su Reddit ho scoperto FlintOS, un progetto basato sul sistema operativo Open Source Chromium OS che vede la scheda Raspberry Pi tra le architetture supportate. A differenza di altri progetti simili, FLintOS appare un prodotto attivo e ben supportato. Ad oggi (01/03/2017) sono disponibili per il download tre versioni diverse del sistema:
- Flint OS for RPi
- Flint OS for PC Integrated (Intel graphic chips)
- Flint OS for PC Legacy (Nvidia graphic chips)
Altre versioni sono in fase di realizzazione.
Sebbene questo sistema operativo sia perfettamente utilizzabile su Raspberry Pi 3, l’hardware della scheda viene spinto al limite: durante il suo utilizzo blocchi vari e lentezza sono all’ordine del giorno. Mentre alcune applicazioni funzioneranno alla perfezione, altre potrebbero non avviarsi affatto o funzionare ai limiti delle possibilità della RPi3, come ad esempio molti dei giochi presenti nel webstore di Chromium OS.
Il progetto è troppo acerbo per consigliarne l’utilizzo come sistema per tutti i giorni, ma ovviamente installarlo e spippolarci un po’ non costa niente, quindi vediamo come fare 🙂
Indice
Hardware raccomandato.
- Una scheda Rapsberry Pi 3. FlintOS è dato come compatibile anche con le versioni precedenti della scheda, ma viste le prestazioni mediocri riscontrate anche sull’ultima versione della Raspberry, ne sconsiglio l’utilizzo con le release precedenti.
- Uno monitor collegato alla Raspberry Pi 3, preferibilmente via HDMI. I monitor LCD per Raspberry Pi che si collegano tramite GPIO/DSI potrebbero risultare non supportati.
- Tastiera + Mouse + Alimentatore per RPi.
- Scheda MicroSD minimo 4GB.
Preparazione immagine.
Scarichiamo l’immagine per Raspberry Pi di FlintOS direttamente dal sito ufficiale (circa 350MB):
Nel sito viene fatto riferimento ad un programma specifico per l’installazione dell’immagine, ma sicuramente avremo già tutti i tool necessari (e standard) a disposizione installati nella nostra Linux box. Quindi decomprimiamo l’immagine con il gestore archivi della nostra distribuzione (basta un doppio click sopra il file appena scaricato) oppure da terminale utilizzando unxz
:
unxz -k flint_os_rpi_v0.2.1.img.xz
L’opzione -k
di unxz permetterà di mantenere il file originale compresso che, altrimenti, verrebbe cancellato al termine della decompressione dell’archivio: otterremo così il file flint_os_rpi_v0.2.1.img
, passando da circa 350MB a 3.6GB.
Ora installiamo l’immagine nel solito modo. Per una guida dettagliata su come installare i file immagini su Raspberry Pi rimando alla guida ufficiale su raspberrypi.org.
Alla fine del processo smontiamo in maniera sicura la MicroSD dal PC e prepriamoci al primo boot sulla Raspberry.
Utilizzo di FlintOS.
Accertiamoci di avere tastiera, mouse e monitor collegati alla Raspberry. Inseriamo la MicroSD nel suo alloggiamento e colleghiamo l’alimentatore. Pochi secondi dopo saremo già alla schermata iniziale dove verranno mostrate le eventuali periferiche USB e BT riconosciute:

Premiamo su Continue e passeremo all’impostazione della lingua, della tastiera e della rete. Le interfacce di rete ethernet e wlan della Raspberry Pi 3 sono riconosciute automaticamente. Facciamo le nostre scelte e poi premiamo ancora su Continua. Nella schermata successiva FlintOS/Chromium OS controllerà la presenza di eventuali aggiornamenti. Ora è il momento di inserire il nostro account Google. Possiamo utilizzarne uno esistente oppure crearne uno nuovo: inseriamo quindi l’email seguita dalla password e l’eventuale il codice per la verifica a 2 passaggi.
La configurazione è finita. A questo punto Chromium OS effettuerà la sincronizzazione del nostro account: verrà richiesta, se precedentemente impostata, l’eventuale passphrase per la crittografia dei dati di sincronizzazione.

Plugin, programmi, preferiti, ecc. che normalmente utilizziamo con il nostro account Chrome/Chromium verranno ripristinati in FlintOs in pochi secondi.
A questo punto la configurazione è praticamente terminata e non rimane altro che andare alla scoperta di FlintOS/Chromium OS.
Breve panoramica del sistema.
Nei Chromebook, ed ovviamente in ChromiumOS/FlintOS, il desktop è un mero fatto estetico: non è possibile (attualmente) posizionarvi icone o creare dei collegamenti come in un desktop tradizionale.

La barra delle applicazioni (chiamata Shelf e spostabile a sinistra, in basso o a destra) rappresenta l’interfaccia principale. Nello shelf, partendo da destra abbiamo: l’avatar che utilizziamo con il nostro account, l’orario corrente e l’icona delle notifiche. Un click con il tasto sinistro del mouse sopra queste icone aprirà un menu contestuale da dove sarà possibile raggiungere le varie impostazioni del sistema (impostazioni generali, orario, calendario, account, ecc.). Le stesse impostazioni sono sempre raggiungibili dal menu “impostazioni” del web browser Chromium. Continuando verso sinistra troviamo le icone per lanciare velocemente i programmi più utilizzati ed infine l’icona per richiamare il menu principale.

Per aggiungere applicazioni al sistema basta recarsi nel Webstore e cercare/selezionare il programma che si desidera installare. Attualmente i programmi che si utilizzano su Chromium OS (e sui Chromebook in generale) sono delle vere e proprie webapp che funzionano in schede/finestre del browser Chromium. Detto in maniera molto semplice, una webapp è un programma progettato per funzionare via Internet o su rete locale. Chromium OS permette però di poter utilizzare molti programmi in modalità offline, come ad esempio la suite Google Office o lo stesso Gmail: la sincronizzazione con i dati presenti nel cloud avverrà alla primo accesso di rete eseguito dalla macchina.

Se volete saperne di più sui Chromebook e le loro caratteristiche consiglio di leggere l’ottima guida introduttiva ai Chromebook presente sul sito Chimerarevo.
Performance.
Come già detto con questa versione di FlintOS la Raspberry Pi 3 viene spremuta al massimo, ma purtroppo le prestazioni non sono esaltanti. E’ possibile utilizzare la maggior parte delle applicazioni più importante come Gmail, Google Office, Youtube, seppure con impuntamenti vari e lentezza generale.

Ho provato inoltre alcune giochi presenti sullo store, sia con installazione offline che non. E’ possibile utilizzare alcuni dei più semplici senza alcun problema, mentre altri, più esosi in termini di risorse necessarie per il loro corretto funzionamento, si bloccano poco dopo l’avvio (come, ad esempio, Cut the rope) oppure non funzionano affatto.


Se si prova FLintOS con monitor un FullHD, consiglio di abbassare la risoluzione utilizzata da Chromium OS per liberare risorse della Raspberry Pi e rendere l’utilizzo del sistema molto più fluido.

Considerazioni.
Credo che per ora si debba considerare FLintOS, almeno su RPi 3, solo un buon esperimento e un progetto con cui divertirsi se si dispone di un po’ di tempo libero. Non ritengo possibile utilizzarlo efficacemente al posto di un Chromebook normale, e ci mancherebbe, ma neanche al posto di una qualsiasi altra distribuzione Linux dedicata alla Raspberry. Magari le future release potranno migliorare l’attuale situazione, ma non credo che ci saranno miglioramenti eclatanti dato che il collo di bottiglia principale è hardware, ovvero la scarsa potenza messa a disposizione dalla Raspberry.
Con questo è tutto.
Buon divertimento 😉