
Emule continua indisturbato, ormai da oltre un decennio, ad essere un punto di riferimento per il P2P. Emule e i suoi cloni sono disponibili per una vasta gamma di architetture: si va da Windows fino a Linux, passando per MacOSX e Solaris. Nello specifico, quando si parla di Emule ci si riferisce solitamente all’applicazione per Windows (che è l’ambiente dove il programma è nato), mentre per quasi tutte le altre piattaforme, in particolare per Linux, il programma di riferimento si chiama aMule.
aMule deriva direttamente da Emule e ne condivide la maggior parte delle caratteristiche. Quello che rende aMule molto interessante è il fatto che ne esiste una versione sotto forma di demone chiamato amuled
che può essere eseguito anche su installazioni prive di GUI e su dispositivi poco potenti come ad esempio la nostra Raspberry Pi.
Qui di seguito la mia solita raccolta di appunti personali riordinati in modo da dargli una forma passabile per la pubblicazione. Spero che siano di interesse per qualcuno.